Il giardino pubblico si trova all’interno ed a ridosso delle mura castellane, tra Porta Romana e Porta Todi, il suo territorio è sopraelevato, ma non in modo naturale. Nel XIII secolo il dislivello non era esistente tra il piano stradale interno ed esterno.
Questa sopraelevazione è dovuta ai materiali di scarico (macerie), portato qui dai cittadini tra il XVI e XVII secolo.
Tre edifici sorgevano all’epoca, accanto al parco: Ad Oriente un monastero dei monaci neri (benedettini), più tardi sede del seminario vescovile fino ai primi anni dell’800, poi fu sede della tipografia Salvati. Sul lato settentrionale c’era il monastero di Santa Caterina, monache clarisse che si dice sia stato fondato dallo stesso S. Francesco. Oggi c’è la scuola elementare Santa Caterina e la palestra. Sulle mura sorgevano a mezzogiorno due Torri, una chiamata Torrione del Cassero ( poi Torre del Seminario), l’altra Torre Montanara (ora bar).
Nascita del Parco
Il 14 Settembre 1776 viene presentata al Consiglio Comunale una relazione, dove si precisa che le mura castellane della città stanno andando in rovina. Per non gravare sulla comunità ed avere uno spazio a disposizione dove incontrarsi e passeggiare, alcuni Signori decisero di restaurarle a loro spese.
Tra i diversi lavori di restauro e costruzione furono fatti anche i sedili (ottanta) lungo le mura a forma di divano, completi di spalliera e braccioli in materiale laterizio. Tutti i sedili conservavano il nome dei proprietari. I primi tre erano riservati a coloro che durante le corse dei cavalli davano il segnale, dal 4 al 15 erano riservati ai rioni della città, seguivano i sedili privati fino al numero 80. Dal 1777 questi sedili sono ancora esistenti ed utilizzabili. Il parco venne inaugurato nel 1778 con una festa molto sfarzosa.
Il Papa ed i Principi reali ai Canapè
A Foligno nel maggio 1814, venne accolto molto calorosamente il Papa che tornava dalla prigionia francese. Accorsero le genti da ogni parte dell’Umbria e delle Marche. In questa occasione iniziò una festa durata ben tre giorni, con illuminazioni e fuochi di artificio a spese del pubblico. Il Sabato lungo la passeggiata venne organizzata una corsa dei cavalli.
Tra le varie feste che i folignati fecero ai Canapè, è da ricordare un incontro di 500 persone, nel 1847, per celebrare l’amnistia politica concessa da Papa Pio IX, all’inizio del suo pontificato.
Nel 1861 il Parco fu visitato dai Principi reali Umberto e Amedeo di Savoia.
Dal 1800 luogo di divertimenti: circo, corse di cavalli e ciclismo
Intorno alla seconda metà dell’800, il parco dei Canapè divento sempre più luogo destinato ai divertimenti popolari. Si ricorda a Foligno nel 1834 di un ‘gran circo Guillaume’ che eseguiva giochi indiani e barchette cinesi. Nel 1865 ci lavorò una compagnia che eseguiva esercizi con il trapezio americano e il ponte di ferro. Nel 1886 ci fu uno dei primi concorsi ippici con esposizione e fiera dei Cavalli. Nel 1906 si ebbe ai Canapè una delle prime rappresentazioni cinematografiche con un programma di corti metraggi, quasi tutto comico.
Intono a fine ottocento il ciclismo cominciò a diffondersi ed a diventare lo sport preferito dalle masse, anche Foligno, come altre città d’Italia, fece la sua parte per favorirlo e diffonderlo. Nel 1889 viene fondata la società o Club velocipedistico e si iniziarono i lavori per la costruzione di una pista ai Canapè, dove si potessero svolgere le corse progettate. La pista dei Canapè lunga 555 metri, continuò ad attrarre i ciclisti umbri ed i tifosi folignati per diverso tempo.
[Da UmbriaOnline]